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Europa 02/10/2017

Europa: Il commercio globale di patate e’ in crescita

Nel 2016 il commercio globale di patate aveva un valore di 11 miliardi di euro. A livello globale, i Paesi Bassi sono l’esportatore principale, con un valore pari a 2,4 miliardi di euro l’anno scorso.

Il Belgio è al secondo posto con un valore di export di 1,9 miliardi di euro, sempre nel 2016. In termini di valore, i prodotti a base di patate surgelati dettano legge. Inoltre, il commercio globale continua a crescere ogni anno in questo senso. Nel 2016 il valore è stato di 6 miliardi di euro, con un incremento di oltre il 10% se paragonato al 2015. In termini di volume, il commercio globale di prodotti a base di patate mostra ancora una crescita ogni anno. Nel 2016 sono state vendute a livello globale 7,4 milioni di tonnellate.

Il commercio di patate da mensa cresce solo al di fuori dell’Europa

Anche il commercio globale di patate da mensa continua a crescere, ma se considerato in un periodo di dieci anni, l’incremento è in via di livellamento. Nel 2016 sono state vendute 10,5 milioni di patate da mensa a livello internazionale. Rispetto a dieci anni fa si tratta di 1,5 milioni di ton in più. Anche il commercio globale di patate da seme mostra una crescita - inferiore - se lo si esamina sul lungo periodo. I Paesi Bassi sono un mercato leader in questo, con una quota di oltre il 60%. Non è facile stabilire quanti tuberi vengano prodotti annualmente a livello globale.

La FAO ritiene che la produzione annuale si aggiri su circa 400 milioni di ton. Considerando che ci sono parecchi coltivatori amatoriali, il numero potrebbe essere molto più alto. Le patate sono coltivate in tutto il mondo, con la Cina in testa come principale produttore, seguita da India, Russia e Ucraina. I Paesi Bassi sono al decimo posto nella classifica della FAO, con una produzione di 6,7 milioni di ton nel 2016, di cui 3,3 milioni di ton di patate da mensa, 1,5 milioni di tuberi da seme e 1,9 milioni di patate per fecola.

Sul mercato dei prodotti surgelati a base di patate, Belgio e Paesi Bassi si piazzano ai primi posti. Con una quota del 28% e 24% rispettivamente, rappresentano oltre la metà del totale. Per il Belgio, la Francia è il principale mercato di vendita, mentre per i Paesi Bassi è il Regno Unito. Gli Stati Uniti riforniscono prevalentemente Giappone, Messico e Cina. L’export del Canada si concentra principalmente sugli Stati Uniti.

I maggiori flussi di commercio restano in Europa

Il 60% delle esportazioni globali di patate da mensa (sia per il mercato del fresco che per l’industria di trasformazione) avviene tra Paesi UE. Se si osserva il commercio dell’ultima decade, ci sono alcune variazioni di anno in anno, ma a livello di tendenza tale commercio si è mantenuto piuttosto stabile su circa 5,9 milioni di ton. L’export in altri Paesi è cresciuto nell’ultimo decennio da 3,2 a 4,7 milioni di ton. Soprattutto i Paesi del Sud-est asiatico hanno cominciato a esportare più patate da mensa, passando da 0,58 milioni di ton nel 2006 a oltre un milione di tonnellate attuali. Questo commercio avviene prevalentemente tra Paesi in questa zona. Lo stesso vale per il Nord America. L’export dai Paesi africani ha mostrato una crescita relativa maggiore negli ultimi dieci anni. La situazione è decisa principalmente dall’Egitto. L’export da questo Paese, infatti, fluttua da anno in anno, ma può essere rilevata una notevole tendenza di crescita.

Il commercio bilaterale tra vari Paesi spesso mostra cifre piuttosto differenti. L’export dal Paese A a quello B mostra cifre diverse rispetto a quello dal Paese B a quello A. I cinque principali importatori di patate da consumo sono UE. Belgio e Paesi Bassi sono di gran lunga quelli più importanti ed è notevole che gran parte rappresenti il commercio bilaterale. Spagna, Italia e Germania sono gli altri tre Paesi tra i primi cinque.

Oltre alla produzione propria, i Paesi Bassi importano molte patate da mensa fresche. A livello globale i Paesi Bassi sono il secondo importatore, subito dopo il Belgio. Nel 2016 sono state importate 1,7 milioni di ton. Chiaramente percepibile è l’enorme import di patate dalla Germania. Nel 2016 esso è arrivato fino a 1 milione di ton. L’export tedesco di patate dipende molto dal mercato olandese, perché la metà dell’export della Germania si concentra sui Paesi Bassi. D’altra parte, tre quarti dell’import olandese di patate da mensa sono tedesche.

La maggior parte delle patate da mensa olandesi è destinata alla trasformazione

La maggior parte della produzione di patate da consumo (3,3 milioni di ton) e dell’import olandese (1,7 milioni di ton nel 2016) è destinata al settore della trasformazione. Nella stagione 2016/17 tale volume è stato di quasi 4 milioni di ton, secondo la NAO (l’Organizzazione olandese delle patate). Tale cifra è stata leggermente superiore rispetto alla stagione precedente. La maggior parte delle patate viene trasformata in prodotti surgelati (pre-fritti).

L’export olandese di patate da consumo nel 2016 è stato di circa un milione di ton, secondo i dati CBS. I dati di NAO ed Eurostat parlano di 0,75 e 0,80 milioni di ton rispettivamente. Il Belgio è di gran lunga il principale acquirente. Secondo la NAO nella stagione 2016/17 in Belgio sono state esportate circa 350mila ton. L’export olandese di patate da mensa si concentra sull’Europa per tre quarti, con Belgio e Germania come principali destinazioni. Le varie fonti, tuttavia, mostrano alcune differenze. Per esempio, CBS/Eurostat riportano molte più esportazioni verso mercati lontani come Senegal, Mauritania e Costa d’Avorio, rispetto a quanto non faccia la NAO. L’anno scorso i Paesi Bassi hanno esportato verso 100 Paesi, 50 dei quali hanno ricevuto oltre mille tonnellate.

Anche se i Paesi Bassi vendono quantità notevoli di patate da mensa al di fuori dell’UE, l’export da Belgio, Germania e Francia si concentra principalmente sui Paesi UE. Il prodotto tedesco e belga viene inviato prevalentemente ai Paesi Bassi e le patate francesi sono destinate principalmente alla Spagna. L’anno scorso la Germania ha esportato oltre 25mila ton in Indonesia, oltre 20mila ton in Thailandia e quantità notevoli verso gli stati del Golfo e le Filippine. La Francia sta cercando di affermarsi negli stati del Golfo ma l’anno scorso il volume inviato lì si è limitato a oltre 10mila ton. Nel 2014 il Belgio è riuscito a vendere una quantità consistente a mercati lontani, ma il volume è stato inferiore nel 2016.

Importazioni modeste extra-UE

L’import di patate da mensa in UE da Paesi lontani è relativamente modesto. L’anno scorso ha riguardato un volume di meno di 370mila ton, che è stato più grande rispetto agli ultimi due anni, anche se in passato tale volume è arrivato a oltre 600mila ton, quindi non si può considerare un incremento. Israele ed Egitto sono i due Paesi principali.

L’anno scorso Israele ha inviato 185mila ton in UE. Regno Unito e Paesi Bassi sono i Paesi UE più importanti per le vendite di patate israeliane. La maggior parte delle esportazioni da Israele si concentra sui mercati UE.

L’anno scorso l’UE ha importato 160mila ton dall’Egitto. La maggior parte arriva in Italia. La Russia è il principale acquirente di patate egiziane. Altri acquirenti della Russia sono Libano, Italia, Grecia, Germania, Siria e stati del Golfo.

Il Marocco è il terzo Paese da cui vengono importate patate in UE. L’anno scorso il volume da questo Paese è stato di 13mila ton. In totale il Marocco ha esportato 45mila ton l’anno scorso. Mali, Senegal e Mauritania sono stati gli acquirenti principali.

L’anno scorso gli USA hanno esportato 470mila ton di patate da mensa. Due terzi di esse sono state inviate in Paesi vicini come Canada e Messico. Il restante è stato inviato prevalentemente verso Paesi del Sud-est asiatico. Delle 480mila ton esportate dal Canada, 420mila sono andate negli USA. La Cina ha esportato oltre 400mila ton nel 2016, la maggior parte delle quali è andata a Paesi della zona. Negli ultimi anni il Pakistan ha esportato circa 400mila ton. Una notevole parte di esse viene inviata negli stati del Golfo.

La Russia è più autonoma?

L’anno scorso la Russia ha importato non più di 300mila ton di patate da mensa. L’annata record per le importazioni russe è stata il 2011. In quell’anno, infatti, furono importate 1,4 milioni di ton, ma il raccolto domestico era piccolo. Negli anni seguenti il volume è sceso tra 400mila e 600mila ton. L’embargo ha avuto un effetto, anche se non drammatico, dato che negli anni appena precedenti sono state importate 135mila (2012) e 71mila (2013) tonnellate da Paesi che ora vi rientrano. Pertanto, negli ultimi anni la Russia ha importato meno patate. I dati sulla produzione domestica mostrano una leggera tendenza al rialzo, ma non è molto chiara.

Inoltre, gli stati del Golfo sono un mercato di vendita per le patate da mensa. Negli ultimi anni si parla di un volume di circa 500mila ton. Pakistan, Libano ed Egitto sono i principali fornitori. L’anno scorso dai Paesi UE sono state esportate circa 50mila ton verso gli stati del Golfo. Ogni anno, gli stati africani importano circa 400mila ton. Senegal e Somalia sono i Paesi principali (sulla carta). I Paesi UE hanno potuto vendere in totale 165mila ton di patate da menda ai Paesi africani. Tale volume è stato minore rispetto ai due anni precedenti e la maggior parte di esso era rappresentato da prodotto olandese.

Fuente: http://www.freshplaza.it/article/93876/Il-commercio-globale-di-patate-e-in-crescita


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