Italia: Continua il buon momento delle patate

"C’è un buon ritmo di vendita - dice il direttore - anche perché la qualità è ottima. I prezzi sono discreti, con circa 55-60 centesimi al kg, in sacchi da 5-10 kg. Le confezioni più piccole vengono vendute a 75/80 cent al kg. Ci si attendono quindi liquidazioni buone".

I motivi sono da ricercarsi in una serie di concause: una produzione in calo rispetto al solito (non di molto, però, tanto che si arriverà comodamente ai primi di maggio col prodotto frigo-conservato); anche le basse temperature del mese di gennaio hanno aumentato il consumo e tenuto vivo il mercato. "Le cipolle invece sono messe peggio, hanno un mercato più pesante".

Davide Marmocchi, dell’azienda "Marmocchi Angiolino" di Santa Maria Codifiume (Ferrara), conferma che, per le patate, "fino alla fine del mese di gennaio abbiamo lavorato come pazzi. Poi c’è stato un inizio di febbraio più calmo. Ora si va a corrente alternata. Ci sono dei giorni di calma piatta, ed altri in cui tutti chiamano e richiedono prodotto".

"I tuberi francesi - aggiunge Marmocchi - stanno tenendo il prezzo e questo è un bene anche per noi. In più, ho avuto notizia che del prodotto tedesco ha problemi di imbrunimento interno e ciò potrebbe favorire ancora di più le patate italiane, che continuano a confermare un’elevata qualità".

Foto d’archivio

Marmocchi ha solo un dubbio, relativo all’eventuale accavallamento del prodotto novello di Sicilia e Puglia. "Può essere prematuro parlarne ora - dice Marmocchi - ma bisognerà verificare se le due produzioni arriveranno una dopo l’altra, cioè prima Sicilia e poi Puglia, oppure se si avrà una sovrapposizione a causa dell’andamento anomalo del clima nelle scorse settimane".

Anche Marmocchi sottolinea che il mercato delle cipolle rimane piuttosto pesante.